Da San Babila a Via Padova: 6km di verde e cultura per la Milano del futuro
Da San Babila a Via Padova, passando per Piazzale Loreto. Questo il percorso al centro del progetto di riqualificazione urbana presentato qualche settimana fa dal Sindaco Beppe Sala e dalla sua giunta in occasione di un incontro al teatro Elfo Puccini. Un appuntamento a cui anche Chiaravalli ha partecipato con curiosità e interesse, soprattutto in virtù del forte legame con il territorio e con le vicende che ne hanno caratterizzato gli sviluppi, sin da inizio secolo.
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Un legame che ci consente oggi di poter informare e assistere chiunque desideri valorizzare i propri appartamenti, anticipando o assecondando le dinamiche urbanistiche. I prossimi movimenti, infatti, attiveranno certamente un processo di rinnovamento anche dal punto di vista immobiliare e architettonico, in un’ottica di adattamento al nuovo contesto urbano.
In questo caso, la rigenerazione annunciata dall’amministrazione avrà un’impronta decisamente “green” e moderna, e interesserà in particolare Corso Venezia, Corso Buenos Aires e Via Padova, il cui allineamento forma una cerniera che taglia trasversalmente la città, dal centro verso l’esterno. L’obbiettivo principale, in tal senso, è quello di superare l’antica dicotomia tra centro e periferia, cercando di garantire la stessa qualità di vita a persone che distano, al più, solo 6km.
Per farlo, sono già stati messi in cantiere alcuni interventi che, entro il 2020, dovrebbero regalare alla comunità nuovi spazi di aggregazione, tra cui istituzioni culturali e strutture ricettive, e un immenso “corridoio” verde che nascerà con la piantumazione di 240 alberi lungo il suddetto asse urbano.
“La rigenerazione di questi sei chilometri sta avvenendo per gradi e in maniera diffusa, con grandi e piccoli interventi in sinergia tra pubblico e privato — ha affermato Maran, Assessore all’Urbanistica, al Verde e all’Agricoltura del comune di Milano —. Ora siamo davanti a una svolta. Abbiamo una visione del futuro di quest’asse che si àncora su tre progetti in fase di avvio, che porteranno a un incremento delle aree a vocazione pedonale e degli alberi, per arrivare a un disegno complessivo di ampio respiro” (Fonte: Corriere della Sera).
La suggestione, però, è quella di rimodellare Piazzale Loreto, anche se le idee e i progetti sulla sua futura conformazione rimangono ancora in fase di definizione.
Milano si conferma così una città dinamica e in continuo fermento, epicentro italiano dell’innovazione e cornice ideale di alcuni dei più grandi eventi di settore a livello mondiale: dalla tecnologia alla cultura, dallo sport alla moda. L’ultimo appuntamento sull’orizzonte temporale è fissato per il 2026, con le Olimpiadi invernali in concerto con Cortina d’Ampezzo.
Siamo certi che, da qui a quel giorno, la città saprà sorprendere tutti ancora una volta, sia sul piano della socialità che delle infrastrutture. Soprattutto i suoi abitanti, dando loro un motivo in più per esserne orgogliosi.