Salone del Mobile 2019: le nostre impressioni
Milano, 9-14 aprile 2019. Oltre ad essere il punto di incontro globale per gli operatori del settore casa-arredamento, il Salone Internazionale del Mobile è anche l’evento più atteso dell’anno da tutta Milano che, per l’occasione, si popola di professionisti, appassionati e curiosi da tutto il mondo. In pochissimi giorni, il Salone – con le sue innumerevoli esposizioni, allestite all’interno di edifici storici o di pregio, ma anche di capannoni industriali riconvertiti e valorizzati – trasforma il capoluogo lombardo in un immenso e colorato showroom a cielo aperto, canalizzando così la vocazione culturale e “business-oriented” della città in un unico, grande appuntamento.
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Giunto ormai alla sua 58a edizione, il Salone del Mobile ha registrato quest’anno 386.236 presenze in 6 giorni, riportando un sostanziale incremento di visitatori rispetto all’edizione del 2017 (+12%), l’ultima con Euroluce (Fonte: Ufficio Stampa Salone del Mobile).
Come ogni anno, anche noi di Chiaravalli abbiamo partecipato alla kermesse, osservando con il solito interesse la proposta creativa delle varie aziende. Ad accompagnarci, come sempre, il designer Massimo Cavana, con il quale collaboriamo da tempo a una serie di progetti volti a utilizzare l’innovazione architettonica per dare a clienti e architetti input commerciali e progettuali più emozionali.
Nonostante porte e finestre non rappresentino il cuore espositivo del Salone, infatti, la manifestazione è un appuntamento immancabile per i rivenditori che vogliono sapere come si muove il mondo dell’arredamento domestico e conoscerne meglio le coordinate; soprattutto per quanto riguarda quei prodotti in qualche modo connessi a quelli da noi commercializzati.
Una delle grandi novità del 2019 riguarda, a nostro avviso, i padiglioni sui decorativi (22 e 24), perno della nuova piattaforma S.Project: uno spazio poliedrico ed eterogeneo ricco di contenuti legati dal fil-rouge dell’eccellenza manufatturiera, creato con lo scopo di far dialogare tra loro progettisti, aziende e mondo del retail. Una miscellanea di proposte che include prodotti per il wellness e tessuti, impianti di illuminazione e soluzioni acustiche, rivestimenti (laminati, rivestimenti in legno e in metallo), tappeti, maniglie e finiture di ogni genere e tipologia.
A tal proposito, meritano una menzione particolare le carte da parati Wall & Deco, di cui siamo da poco diventati rivenditori ufficiali. Finiture scenografiche spettacolari segnano un nuovo capitolo dell’arredo post-minimalista, che si snoda tra gigantesche riproduzioni fotografiche e immagini trompe-l’œil, capaci di creare straordinarie illusioni ottiche e soluzioni a parete davvero originali. Le porte si mimetizzano dunque all’interno degli scenari più disparati, che includono paesaggi naturali, scene di vita urbana o campestre, motivi floreali o geometrici o, perché no, riferimenti alla storia dell’arte.
Interessante, inoltre, il grande ritorno degli applicativi in metallo, aspetto che non è sfuggito al “nostro” Massimo Cavana:
“Per chi visita il Salone ogni anno e ha la possibilità di osservare da vicino l’intero arco narrativo, non è facile individuare particolari elementi di novità o differenze che possano veramente stupire da un’edizione all’altra – ha affermato -. Ma se proprio dobbiamo sottolineare qualcosa, direi che la presenza del metallo è stata la vera protagonista di questo Salone: finiture in ottone, bronzo, nichel e antracite sembrano dominare la scena in ogni categoria merceologica. Si tratta, a volte, di semplici applicazioni, capaci però di stravolgere l’impatto estetico e il valore di un prodotto dall’aspetto altrimenti comune”.
Tra questi, spiccano in particolare modo le maniglie per porte a battente, considerate ormai non più semplici elementi accessori, ma vere e proprie sculture di design, in grado di conferire alla porta e a tutto l’ambiente domestico un inaspettato tocco di classe (si vedano, ad esempio, i prodotti Olivari).
Il nostro percorso ci ha portato infine alla corte di Davide Groppi – vincitore del Compasso d’Oro ADI nel 2014 con due prodotti, uno dei quali (Nulla) già presente nella nostra area expo, progettata dallo stesso Cavana – il cui pregevole lavoro nel settore dell’illuminazione è oggi unanimemente riconosciuto a livello internazionale. La visita al padiglione è stata una tappa fondamentale per approfondire alcuni dei metodi più innovativi di illuminazione, aspetto oggi imprescindibile per dare forma ad ambienti domestici che sappiano sedurre ed emozionare.