Salone del Mobile 2018: ecco come gli ultimi trend potrebbero influenzare il mercato delle porte e dei serramenti

Milano, 17-22 aprile 2018Come ogni anno, la celebre kermesse nel campo dell’arredamento domestico approda nella capitale mondiale del design, cornice perfetta per ospitare le opere prodotte da alcune delle menti creative più brillanti del mondo. Un polo di aggregazione cosmopolita capace non solo di generare un considerevole indotto per la città, ma anche di valorizzare il suo patrimonio storico-artistico (si vedano, ad esempio, le esibizioni nei palazzi storici) e tutte quelle infrastrutture meno convenzionali che, però, in queste occasioni, si vestono a nuovo: capannoni industriali dismessi e officine fanno da sfondo a colorate esposizioni di prodotti per la casa in un vivace turbinio di forme che trasforma la città di Milano in una sorta di immenso showroom a cielo aperto.

Il Salone del Mobile è tutto questo e noi di Chiaravalli, che proprio qui a Milano abbiamo costruito la nostra storia e la nostra identità, non potevamo di certo mancare. Con la curiosità e l’interesse di sempre, siamo andati a scoprire le novità di quest’anno per cercare di capire come i nuovi trend internazionali potrebbero influenzare il mercato delle porte per interni e degli infissi, ormai considerati anch’essi veri e propri elementi d’arredo.

La grande novità del 2018 è l’apparizione del marmo. Massicci blocchi marmorei vengono finemente lavorati per costruire tavoli o mensole da posizionare all’interno di ambienti minimal e di ampio respiro. Ecco perché Viva Porte e Res (due dei nostri fornitori) hanno già iniziato a proporre porte per interni con dei rivestimenti in Laminam, un materiale innovativo molto apprezzato dagli architetti che permette di realizzare porte da interni con blocchi unici, di grandi dimensioni, ma con spessore ridotto ed un’elevata resistenza alle sollecitazioni meccaniche. Si tratta di lastre di ceramica disponibili in varie tipologie di texture capaci di riprodurre fedelmente le caratteristiche estetiche del marmo e le sue infinite venature. Discorso analogo per quanto riguarda il velluto, tenuto in particolare considerazione dai consumatori più stravaganti (cosa che ha portato i produttori a sviluppare soluzioni di questo tipo anche per le porte).

Un’altra corrente di interior design fortemente cavalcata dagli espositori riguarda l’arredo industriale. Quei materiali e quei colori generalmente freddi e bruniti vengono rielaborati sotto una nuova luce, soprattutto per contesti aziendali o commerciali. L’effetto generale è sicuramente interessante e lascia spazio a diverse soluzioni di design anche per le porte, soprattutto a livello cromatico. Grazie ad una solida partnership con Flexia e Ferrero Legno, ad esempio, la nostra azienda è in grado di proporre soluzioni altamente personalizzate, anche per quanto riguarda sfumature non presenti sulla scala RAL.

In ultima analisi – e qui si tratta più di una conferma che di una sorpresa – fa notizia un malinconico, ma deciso ritorno allo stile retrò. La crisi dei valori che caratterizza la nostra epoca, infatti, si riflette naturalmente anche sul mercato, incluso quello dell’arredamento domestico, spingendoci indietro nel tempo nel tentativo di riacciuffare quanto di buono è stato realizzato in passato. In questo senso, Sciuker ribadisce uno spiccato orientamento per lo stile classico, sia nei colori (pastello soprattutto) che nei materiali (il legno), proponendo alcuni prodotti tipici degli anni ’60. Sempre nel campo dei serramenti, si registra infine la presenza di Korus, abile nel canalizzare gli impulsi internazionali in una serie di prodotti originali e dal design tutto italiano.

A livello generale, comunque, emergono sicuramente diversi fattori: quello della ricerca di una produzione sostenibile (incluso il riutilizzo dei materiali), del minimalismo e delle linee shabby (il retrò/trasandato elegante), con qualche punta di originale stravaganza. Per noi, dopo 110 anni di storia, è fondamentale essere sempre al passo con le ultime novità, così da poter affiancare alla tradizionale attività commerciale quell’eredità culturale e quel bagaglio di conoscenze che la raffinata clientela milanese da sempre apprezza e riconosce