L’investimento che conviene: comprare nuove finestre (e posarle bene) può farvi guadagnare

Giocare in borsa, acquistare terreni, immobili od opere d’arte può essere un investimento estremamente proficuo e vantaggioso, ma richiede anche una certa dose di rischio ed uno sforzo economico piuttosto rilevante. Eppure, che ci crediate o meno, esiste una forma di investimento forse meno remunerativa, ma molto più sicura ed accessibile. Stiamo parlando dell’acquisto di nuovi serramenti.

Ma andiamo con ordine. È ormai appurato che, per limitare la dispersione termica della propria casa, è necessario installare infissi con determinate proprietà termoisolanti. E fino a qui, tutto chiaro. Quello che fa la differenza, tuttavia, non è solo l’insieme delle specifiche tecniche dei serramenti acquistati, ma anche la loro messa in posa, la cui importanza è stata ormai sancita anche a livello normativo. Dal marzo 2017, infatti, la norma UNI 11673-1:2017, indica entro quali limiti debbano preferibilmente svolgersi le operazioni di riempimento (e con quali materiali), isolamento e sigillatura delle finestre.

Secondo quanto stabilito da questa disposizione – afferma Mauro Polimeni, responsabile vendite dell’azienda e tecnico riqualificazione foro finestra PosaClima – quasi l’80% dei materiali oggi in uso non è a norma, perché superato o inefficace.  La nostra azienda, come partner Renova Posa Clima, non solo utilizza esclusivamente materiali consentiti, ma privilegia anche le procedure e le tecniche elaborate da tale istituto, aspetto che ci permette di offrire ai nostri clienti 3 diverse tipologie di servizio: basic, plus e premium. La differenza tra un pacchetto e l’altro dipende essenzialmente dalla natura dei materiali utilizzati e dalla durata della garanzia. Tuttavia, al fine di migliorare gli standard qualitativi di base previsti da PosaClima – continua Polimeni – abbiamo deciso di apportare alcune modifiche. Ad esempio, anche nella versione basic siamo soliti inserire un tappetino impermeabile per l’acqua stagnante al posto dei sigillanti in pasta che, in genere, risultano molto più sensibili alle vibrazioni causate dal vento e alle variazioni di temperatura (che potrebbero, quindi, causarne la spaccatura o il deperimento). I vantaggi che derivano da una corretta posa dei serramenti, quindi, sono a dir poco eclatanti rispetto alla spesa supplementare prevista per questo genere di intervento”.

A questo punto vi starete chiedendo: sì, ma perché si parla di guadagno e non di risparmio? Dobbiamo parlare di risparmio solo se consideriamo l’arco temporale di cui l’utente necessita per rifarsi della spesa effettuata, anche grazie alla detrazione fiscale del 65% e il progressivo risparmio sulla bolletta. Ad esempio, se il periodo di tempo in questione è di 10 anni, anche prima del decimo  anno è come se gli infissi fossero costati zero e tutti i soldi destinati alla bolletta venissero invece salvati.  Immaginando, invece, un periodo più lungo, una volta ammortizzata completamente la spesa iniziale, la riduzione delle uscite per il riscaldamento potrebbe far fruttare il vostro investimento anche oltre il 10%.

Presso la nostra azienda è addirittura possibile verificare preventivamente, utilizzando specifici programmi informatici, l’effettivo ritorno economico che si avrebbe installando serramenti certificati seguendo pedissequamente le metodologie sopra descritte. Uno dei software più performanti è quello elaborato dall’Ing. Ambrosi, che è in grado di prevedere l’effettivo guadagno dell’utente a fronte di una determinata spesa (come nella foto che segue).

A tutto questo si aggiunge il fatto che, acquistando nuove finestre, avrete contribuito a limitare la dispersione di CO2 nell’aria e ad aumentare il valore dell’immobile stesso nell’eventualità (magari futura) vogliate venderlo. Così facendo, allora, avrete fatto un investimento doppiamente vantaggioso dal punto di vista economico e dal valore inestimabile sul piano ambientale.