Manca circa un mese all’inizio dell’estate e molti di voi già pregustano soleggiati attimi di relax in qualche remota località esotica o in una fresca baita nascosta tra le montagne. Tanti avranno già preparato tutto nel minimo dettaglio (in perfetto stile Furio, come nel film cult “Bianco, Rosso e Verdone”), mentre altri staranno ancora mettendo a punto gli ultimi preparativi.
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Ma quanti di voi si stanno realmente occupando (e preoccupando) di mettere in sicurezza la propria abitazione per il periodo di assenza? L’estate, infatti, è notoriamente la stagione più a rischio, soprattutto per chi dovrà lasciare i propri effetti personali incustoditi per un arco di tempo mediamente lungo.
Negli ultimi anni, inoltre, Milano pare aver registrato un record piuttosto negativo per quanto riguarda i furti in casa, tanto che lo stesso Corriere della Sera, nel febbraio 2016, titolava: “Milano capitale dei furti“. E, a distanza di un anno, i numeri continuano a non smentire la nostra percezione. Sempre più spesso, infatti, riceviamo presso il nostro showroom persone in evidente stato di afflizione per l’inaspettata, ma evitabile, sventura.
Se volete prevenire eventuali visite indesiderate, quindi, vi consigliamo di intervenire a priori con alcuni, mirati accorgimenti.
Prima di partire, assicuratevi di possedere delle porte blindate oppure, se già ne siete in possesso, verificatene la classe di sicurezza. L’ideale sarebbe effettuare un check completo sull’intero prodotto, serratura compresa. La crescente diffusione e conoscenza della tecnica di bumping per i cilindri europei e del grimaldello bulgaro per la chiavi a doppia mappa ha infatti semplificato l’atto di effrazione e reso meno affidabili le vecchie serrature. In sostanza, non tutte le porte blindate sono sicure per il semplice fatto di essere tali.
Se abitate ai piani bassi, vi consigliamo di curare altresì la sicurezza dei vostri serramenti, installando tapparelle, persiane o cancelletti in acciaio. Oltre all’evidente utilità pratica, questo tipo di struttura, infatti, può rappresentare un ottimo deterrente anche a livello visivo rispetto a normali infissi.
Oltre ai tradizionali antifurti con sirena esterna , poi, ci sarebbe la possibilità di installare delle sirene o delle telecamere di sorveglianza. Non è così importante che siano reali o fittizie: il semplice fatto che siano ben esposte può insinuare nel ladro occasionale una condizione mentale di titubanza ed esitazione tale da dissuaderlo del tutto.
Questi sistemi vantano poi numerose applicazioni pratiche: esistono, infatti, telecamere sincronizzabili con dispositivi elettronici e app, telecamere con controllo vocale a distanza o antifurti che rilevano variazioni di temperatura o di movimento (“a scuotimento”) che iniziano a suonare già prima dell’effrazione. Per chi amasse le soluzioni “ad effetto” – stile 007 – esistono, inoltre, maniglie con sensori interni o spioncini digitali in grado di monitorare il flusso di persone davanti alla porta e scattare delle istantanee.
Questo breve vademecum, però, non si limita esclusivamente agli elementi precipui del nostro core business, ma si allarga anche ad accorgimenti pratici spesso considerati secondari.
In primo luogo, ad esempio, suggeriamo di non lasciare mai le chiavi in portineria a meno che la guardiola stessa non sia blindata o abbia al suo interno una cassaforte ad alto livello di sicurezza.
In seconda istanza, sarebbe scaltro evitare di far accumulare la posta all’interno della cassetta (sintomo del fatto che siamo lontani da un po’), chiedendo ad una persona di fiducia di ritirarla a cadenza periodica.
In ultima analisi, invitiamo gli utenti ad evitare maldestre fughe di notizie in luoghi pubblici o attraverso i social network, spesso soggetti ad un utilizzo poco oculato.
Per concludere, reali o fittizie che siano, tutte le soluzioni qui riportate possono rappresentare importanti passi in avanti nella costruzione di un valido sistema di difesa. Se abitate in un condominio ben “popolato”, poi, c’è sempre la possibilità di adottare dei provvedimenti condivisi, così da massimizzare il risultato con il minimo sforzo economico e ridurre sensibilmente le probabilità di effrazione.
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