Risparmio infissi tra agevolazioni e obblighi: tutto quello che bisogna sapere per non sbagliare
In questo articolo affronteremo in modo schematico e veloce – e con l’ausilio di un esperto – un tema apparentemente ostico, che necessita solo di maggiore chiarezza per allontanare lo spauracchio delle peripezie burocratiche: cosa bisogna fare per usufruire delle detrazioni fiscali legate ai lavori di ristrutturazione e all’acquisto di nuove finestre, tra agevolazioni e nuovi obblighi. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
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AGEVOLAZIONI FISCALI
Innanzitutto, quali sono le agevolazioni fiscali per chi acquista o sostituisce infissi o effettua lavori di ristrutturazione?
- Ecobonus per la sostituzione dei serramenti: 50%
- Bonus ristrutturazione 2019: conferma e proroga del 50%
La detrazione IRPEF del 50% rimane dunque invariata rispetto al 2018 per tutte quelle spese al di sotto dei 96.000€ fino al 31 dicembre 2019 che prevedono interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizie, ma anche adozione di misure antisismiche e bonifiche.
Per usufruire di tali agevolazioni, al momento del bonifico bancario è sufficiente spuntare la voce per la richiesta di detrazione che compare nel modello.
Agevolazioni fiscali: chi può usufruirne
Possono usufruirne tutti coloro che, a vario titolo, hanno diritto di godimento sull’immobile: quindi il proprietario, il comproprietario, parenti fino al 3° grado o affini fino al 2°, ma anche i detentori, come l’affittuario o chi la occupa in comodato d’uso gratuito.
OBBLIGO DI COMUNICAZIONE ALL’ENEA
Purtroppo, le ultimissime novità riguardano non tanto l’introduzione di nuove forme di incentivo, ma di nuovi oneri burocratici, anche per i lavori di ristrutturazione! A partire da quest’anno, infatti, scatta l’obbligo di comunicare all’ENEA (l’ente di ricerca italiano che opera nei settori dell’energia, dell’ambiente e delle nuove tecnologie) le informazioni inerenti agli interventi di riqualificazione energetica realizzati all’interno dell’involucro edilizio, che permettono di accedere alle detrazioni fiscali del 50%, compresi, appunto, anche i lavori di ristrutturazione. Niente paura comunque! Nelle prossime righe, vi diremo tutto quello che c’è da sapere per allontanare anche le più banali perplessità.
Comunicazione obbligatoria all’Enea: come si fa
L’invio della documentazione va effettuato per via telematica sull’apposita piattaforma digitale. Tuttavia, al fine di evitare preoccupazioni inutili, Chiaravalli invita i propri clienti a rivolgersi direttamente a Systech Italia, nostra azienda partner, specializzata nel settore della Certificazione e della Riqualificazione Energetica. Il supporto di un’agenzia strutturata e con esperienza pluriennale è infatti prezioso per non incombere in errori grossolani che l’agenzia delle entrate potrebbe sanzionare, anche a distanza di anni.
Una volta preso contatto con la Systech al termine dei lavori, questa vi invierà una scheda per la raccolta dati, che dovrà essere compilata e riconsegnata allegando copie dei bonifici, delle fatture e dei certificati del prodotto.
Comunicazione obbligatoria all’Enea: per quali lavori va fatta
La comunicazione va fatta per tutte quelle attività di ristrutturazione che comportano un risparmio energetico, tra cui:
- sostituzione degli infissi, anche in ristrutturazione;
- rifacimento delle strutture edilizie (riduzione delle trasmittanze delle pareti verticali, delle coperture o dei pavimenti);
- installazione di impianti tecnologici (collettori solari, pompe di calore, impianti fotovoltaici, caldaie a condensazione ecc.);
- acquisto di elettrodomestici (solo se collegati ad un intervento di recupero del patrimonio edilizio).
Comunicazione obbligatoria all’Enea: scadenze da rispettare
Come ben sapete, la legge non ammette ignoranza, quindi è fondamentale segnarsi sul calendario le seguenti scadenze.
- Il 1° aprile 2019 è la data ultima per inviare la comunicazione obbligatoria per i lavori realizzati entro il 21 novembre 2018.
- Ammonta invece a 90 giorni dalla data di consegna dei lavori o dal collaudo il periodo di tempo massimo concesso per inviare la comunicazione per le ristrutturazioni effettuate dal 22 novembre 2018 in avanti.
Comunicazione obbligatoria all’Enea: perché si fa
Per spiegarvi meglio perché si fa, abbiamo chiesto un parere autorevole, quello del dott. Mauro Ionata, che di Systech Italia è il Direttore Generale.
“L’iniziativa – spiega l’esperto – che potrebbe essere percepita dai consumatori come l’ennesimo balzello legislativo da adempiere, in realtà, ha un suo preciso fondamento. Se da una parte, infatti, aiuta gli enti di ricerca a misurare e a monitorare l’effettivo impatto di tali accorgimenti, dall’altra serve a dimostrare la conformità del Paese agli impegni presi a livello comunitario sulle normative ambientali e sul risparmio energetico. Problema, questo, che invita ad una costante riflessione e ad una decisa presa di coscienza nei limiti delle possibilità di ognuno. Gli obiettivi stabiliti dal Protocollo di Kyoto, che avevano come perimetro il 2020 – continua Ionata – sono infatti considerati oggi ampiamente superati, sostituiti ormai da nuovi traguardi: il più vicino è il 2035, definito dagli esperti il ‘punto di non ritorno’ per ridurre in modo consistente le emissioni di CO2 nell’atmosfera“.
CONCLUSIONI
Negli ultimi anni, contestualmente ad una crescente attenzione alla sostenibilità ambientale e al risparmio energetico, la nostra azienda ha avviato un particolareggiato lavoro di ricerca, sia dal punto di vista commerciale (selezionando prodotti di elevato livello qualitativo) sia sul piano della formazione, adottando tecniche e strumenti sempre più all’avanguardia, ad esempio per la posa degli infissi.
Per chi vive qui a Milano, poi, a queste considerazioni devono fare seguito i necessari adempimenti in fatto di trasmittanza energetica dei serramenti stabiliti dalla Regione Lombardia, che fissano i valori del coefficiente termico a 1.4U. Questo aspetto se da un lato vincola i consumatori ad affrontare una spesa superiore per l’acquisto di infissi più performanti, crediamo che dall’altro rappresenti un’iniziativa sicuramente encomiabile e lungimirante.
Acquistare serramenti da professionisti del settore è quindi fondamentale per conoscere ogni aspetto del vivere bene ed essere saggiamente consigliati sia nella fase di compravendita che in quella fiscale e burocratica.
Da qui, gli sforzi profusi negli ultimi nel campo dell’informazione e della divulgazione: sensibilizzare ad un maggiore rispetto per l’ambiente e all’ottimizzazione delle spese energetiche rimane infatti una delle nostre maggiori priorità.
Per usufruire di tali agevolazioni, al momento del bonifico bancario è sufficiente spuntare la voce per la richiesta di detrazione che compare nel modello.
Agevolazioni fiscali: chi può usufruirne
Possono usufruirne tutti coloro che, a vario titolo, hanno diritto di godimento sull’immobile: quindi il proprietario, il comproprietario, parenti fino al 3° grado o affini fino al 2°, ma anche i detentori, come l’affittuario o chi la occupa in comodato d’uso gratuito.
OBBLIGO DI COMUNICAZIONE ALL’ENEA
Purtroppo, le ultimissime novità riguardano non tanto l’introduzione di nuove forme di incentivo, ma di nuovi oneri burocratici, anche per i lavori di ristrutturazione! A partire da quest’anno, infatti, scatta l’obbligo di comunicare all’ENEA (l’ente di ricerca italiano che opera nei settori dell’energia, dell’ambiente e delle nuove tecnologie) le informazioni inerenti agli interventi di riqualificazione energetica realizzati all’interno dell’involucro edilizio, che permettono di accedere alle detrazioni fiscali del 50%, compresi, appunto, anche i lavori di ristrutturazione. Niente paura comunque! Nelle prossime righe, vi diremo tutto quello che c’è da sapere per allontanare anche le più banali perplessità.
Comunicazione obbligatoria all’Enea: come si fa
L’invio della documentazione va effettuato per via telematica sull’apposita piattaforma digitale. Tuttavia, al fine di evitare preoccupazioni inutili, Chiaravalli invita i propri clienti a rivolgersi direttamente a Systech Italia, nostra azienda partner, specializzata nel settore della Certificazione e della Riqualificazione Energetica. Il supporto di un’agenzia strutturata e con esperienza pluriennale è infatti prezioso per non incombere in errori grossolani che l’agenzia delle entrate potrebbe sanzionare, anche a distanza di anni.
Una volta preso contatto con la Systech al termine dei lavori, questa vi invierà una scheda per la raccolta dati, che dovrà essere compilata e riconsegnata allegando copie dei bonifici, delle fatture e dei certificati del prodotto.
Comunicazione obbligatoria all’Enea: per quali lavori va fatta
La comunicazione va fatta per tutte quelle attività di ristrutturazione che comportano un risparmio energetico, tra cui:
- sostituzione degli infissi, anche in ristrutturazione;
- rifacimento delle strutture edilizie (riduzione delle trasmittanze delle pareti verticali, delle coperture o dei pavimenti);
- installazione di impianti tecnologici (collettori solari, pompe di calore, impianti fotovoltaici, caldaie a condensazione ecc.);
- acquisto di elettrodomestici (solo se collegati ad un intervento di recupero del patrimonio edilizio).
Comunicazione obbligatoria all’Enea: scadenze da rispettare
Come ben sapete, la legge non ammette ignoranza, quindi è fondamentale segnarsi sul calendario le seguenti scadenze.
- Il 1° aprile 2019 è la data ultima per inviare la comunicazione obbligatoria per i lavori realizzati entro il 21 novembre 2018.
- Ammonta invece a 90 giorni dalla data di consegna dei lavori o dal collaudo il periodo di tempo massimo concesso per inviare la comunicazione per le ristrutturazioni effettuate dal 22 novembre 2018 in avanti.
Comunicazione obbligatoria all’Enea: perché si fa
Per spiegarvi meglio perché si fa, abbiamo chiesto un parere autorevole, quello del dott. Mauro Ionata, che di Systech Italia è il Direttore Generale.
“L’iniziativa – spiega l’esperto – che potrebbe essere percepita dai consumatori come l’ennesimo balzello legislativo da adempiere, in realtà, ha un suo preciso fondamento. Se da una parte, infatti, aiuta gli enti di ricerca a misurare e a monitorare l’effettivo impatto di tali accorgimenti, dall’altra serve a dimostrare la conformità del Paese agli impegni presi a livello comunitario sulle normative ambientali e sul risparmio energetico. Problema, questo, che invita ad una costante riflessione e ad una decisa presa di coscienza nei limiti delle possibilità di ognuno. Gli obiettivi stabiliti dal Protocollo di Kyoto, che avevano come perimetro il 2020 – continua Ionata – sono infatti considerati oggi ampiamente superati, sostituiti ormai da nuovi traguardi: il più vicino è il 2035, definito dagli esperti il ‘punto di non ritorno’ per ridurre in modo consistente le emissioni di CO2 nell’atmosfera“.
CONCLUSIONI
Negli ultimi anni, contestualmente ad una crescente attenzione alla sostenibilità ambientale e al risparmio energetico, la nostra azienda ha avviato un particolareggiato lavoro di ricerca, sia dal punto di vista commerciale (selezionando prodotti di elevato livello qualitativo) sia sul piano della formazione, adottando tecniche e strumenti sempre più all’avanguardia, ad esempio per la posa degli infissi.
Per chi vive qui a Milano, poi, a queste considerazioni devono fare seguito i necessari adempimenti in fatto di trasmittanza energetica dei serramenti stabiliti dalla Regione Lombardia, che fissano i valori del coefficiente termico a 1.4U. Questo aspetto se da un lato vincola i consumatori ad affrontare una spesa superiore per l’acquisto di infissi più performanti, crediamo che dall’altro rappresenti un’iniziativa sicuramente encomiabile e lungimirante.
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